Il 30 marzo 2023 Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, in un discorso sui rapporti Unione Europea-Cina, ha annunciato l’intenzione di adottare una nuova strategia di sicurezza economica europea, sottoponendo ad un controllo mirato gli investimenti europei in uscita (diretti all’estero) in determinati settori considerati sensibili, quali la microelettronica, l’informatica quantistica, la robotica, l’intelligenza artificiale e le biotecnologie.
Tale controllo prevede, quando non può escludersi il doppio uso o potrebbero essere coinvolti diritti umani, l’individuazione chiara di quali investimenti o esportazioni rientrino nell’interesse dell’Unione Europea. Quest’ultima, dunque, vuole assicurarsi che le competenze e i capitali delle società europee non siano utilizzati per rafforzare le capacità militari di Paesi rivali e impedire che, attraverso investimenti in altri Paesi, si verifichi la dispersione di tecnologie emergenti e sensibili.
La Commissione Europea, in vista dell’attuazione di questa nuova strategia economica, nel corso dell’anno provvederà a presentare alcune idee volte ad evidenziare i settori in cui sia necessario rafforzare la sicurezza economica e a migliorare l’utilizzo degli strumenti già adottati per garantire la sicurezza del commercio e della tecnologia.
Recentemente, anche gli Stati Uniti hanno manifestato l’intenzione di adottare un approccio focalizzato sul controllo degli investimenti che potrebbero comportare un avanzamento delle tecnologie militari e a doppio uso a favore di Paesi antagonisti.
Tale intervento andrebbe ad aggiungersi alle norme già in vigore in tema di controllo degli investimenti esteri nell’Unione. In tema di normativa italiana, rimandiamo ai vari articoli qui pubblicati sulla cosiddetta “golden power”.