Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Controllo dell’attività dei lavoratori: la Cassazione ribadisce le regole da rispettare

Con sentenza n. 18302/2016, la Corte di Cassazione ha ribadito che è illegittima l’installazione di apparecchi e software che consentono al datore di lavoro il controllo della posta elettronica, delle telefonate e della navigazione internet dei lavoratori, se non sono preventivamente esperite le procedure di autorizzazione (sindacale o amministrativa) previste dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori e se non sono rispettati gli ulteriori adempimenti previsti dal Codice Privacy (rilascio dell’informativa e richiesta del consenso).

Con tale pronuncia, la Suprema Corte ha respinto il ricorso presentato dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato nei confronti del Garante per la Protezione dei dati personali e precisato che il datore di lavoro deve rispettare le suddette garanzie procedurali anche nell’ipotesi in cui effettui controlli sulla prestazione lavorativa dei lavoratori per mere “finalità difensive”, non potendosi, in tal caso, negare il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori tra cui, in primis, il diritto alla riservatezza e alla tutela dei propri dati personali.

Link alla fonte

Leave a comment

La “Certificazione B Corporation” è un marchio che viene concesso in licenza da B Lab, ente privato no profit, alle aziende che, come la nostra, hanno superato con successo il B Impact Assessment (“BIA”) e soddisfano quindi i requisiti richiesti da B Lab in termini di performance sociale e ambientale, responsabilità e trasparenza.

Si specifica che B Lab non è un organismo di valutazione della conformità ai sensi del Regolamento (UE) n. 765/2008 o un organismo di normazione nazionale, europeo o internazionale ai sensi del Regolamento (UE) n. 1025/2012.

I criteri del BIA sono distinti e autonomi rispetto agli standard armonizzati risultanti dalle norme ISO o di altri organismi di normazione e non sono ratificati da parte di istituzioni pubbliche nazionali o europee.