Automatica attribuzione al figlio del cognome paterno: le motivazioni dell’illegittimità costituzionale
Secondo la Corte Costituzionale è illegittima l’automatica attribuzione del cognome paterno in presenza di concorde richiesta dei genitori, al momento della nascita del figlio, di attribuzione anche del cognome materno. Le ragioni dell’illegittimità sono contenute nella sentenza depositata il 21.12.2016. Precludere l’aggiunta del cognome materno, pregiudica il diritto all’identità personale del minore; secondo la Corte: “Il valore dell’identità della persona, nella pienezza e complessità delle sue espressioni, e la consapevolezza della valenza, pubblicistica e privatistica, del diritto al nome, quale punto di emersione dell’appartenenza del singolo ad un gruppo familiare, portano ad individuare nei criteri di attribuzione del cognome del minore profili determinanti della sua identità personale, che si proietta nella sua personalità sociale, ai sensi dell’art. 2 Cost.” Inoltre, una siffatta preclusione costituisce un’irragionevole disparità di trattamento tra i coniugi, una violazione del principio di uguaglianza “morale e giuridica”, realizzata attraverso la mortificazione del diritto della madre a che il figlio acquisti anche il suo cognome, che non può trovare alcuna giustificazione neppure nella finalità di salvaguardia dell’unità familiare, di cui all’art. 29 Cost.