Mano del testatore guidata da un terzo: testamento nullo
Secondo la Corte di Cassazione è nullo il testamento olografo redatto da mano del testatore guidata da un terzo per difetto del requisito essenziale dell’autografia. Nel caso affrontato, il testamento era stato redatto con l’aiuto di un amico di vecchia data che, presa la mano del de cuius affetta da grave tremolio, l’aveva materialmente guidata, essendo il testatore incapace di scrivere da solo. Le sorelle del de cuius impugnavano, quindi, il testamento con cui il fratello aveva lasciato alla moglie importanti proprietà immobiliari. Secondo l’orientamento giurisprudenziale maggioritario, condiviso dalla Corte con la sentenza n. 5505 depositata il 6.3.2017: “deve ritenersi che , in presenza di aiuto e di guida della mano del testatore da parte di una terza persona, per la redazione di un testamento olografo, tale intervento del terzo, di per sé, escluda il requisito dell’autografia di tale testamento, indispensabile per la validità del testamento olografo, a nulla rilevando l’eventuale corrispondenza del contenuto della scheda alla volontà del testatore».