L’ispezione in azienda può prolungarsi oltre i termini
Le ispezioni dell’Amministrazione finanziaria presso i locali del contribuente possono prolungarsi anche oltre il limite di trenta o sessanta giorni previsto per legge. E’ quanto statuito dalla Corte di Cassazione che, ribaltando la pronuncia della Commissione Tributaria Regionale di Venezia, non ha ritenuto il superamento dei termini di permanenza causa di nullità dell’atto impositivo.
Chiarisce la Suprema Corte, infatti, che “in tema di verifiche tributarie, il termine di permanenza degli operatori civili o militari dell’Amministrazione finanziaria presso la sede del contribuente è meramente ordinatorio, in quanto nessuna disposizione lo dichiara perentorio, o stabilisce la nullità degli atti compiuti dopo il suo decorso, né la nullità di tali atti può ricavarsi dalla ratio delle disposizioni in materia, apparendo sproporzionata la sanzione del venir meno del potere accertativo fiscale a fronte del disagio arrecato al contribuente dalla più lunga permanenza degli agenti dell’Amministrazione” (ordinanza n. 10481 del 27 aprile 2017).