Irragionevole durata della procedura fallimentare, quale il “dies a quo”?
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La Corte di Cassazione, con sentenza n. 21200 del 27 agosto u.s., ha stabilito che, essendo pacifico il diritto dei creditori che sono parte di una procedura fallimentare a essere risarciti per l’irragionevole durata della stessa, bisogna avere riguardo al decreto di ammissione al passivo di ciascuno di essi, poiché è solo dal momento dell’ammissione che essi subiscono gli effetti dell’irragionevole durata, rimanendo irrilevante la durata pregressa della procedura alla quale, sino a quel momento, sono rimasti estranei.