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La natura come stakeholder nella governance

Operazioni mediante le quali implementare la Natura negli assetti societari ai sensi della legge italiana

RPLT RP legalitax insieme a B Lab Italia e L’Economia del Futuro alla settima edizione di Onboarding Nature, l’evento annuale del Corriere della Sera che esplora i temi attuali per affrontare le sfide di una crescita responsabile verso il pianeta, le persone e le generazioni future.

Nel corso dell’evento è stato presentato in anteprima il design project “Onboarding Nature: La Natura come Stakeholder nella Governance” realizzato da Riccardo Ruosi, Nicola Carù, Emiliano Giovine e Giuseppe Taffari.

Di seguito una sintesi delle possibili strutture giuridiche attraverso le quali la Natura può essere rappresentata, o quantomeno tenuta in considerazione, nella quotidiana attività di una società. In particolare, il team integrato (Corporate e ESG), esemplificazione di questo approccio innovativo con competenze legali trasversali, ha individuato i diversi livelli di implementazione della Natura: come mera ispirazione, all’interno di un comitato consultivo, all’interno del Consiglio di amministrazione e all’interno della compagine sociale. Si analizza di seguito come ciascuna di queste strutture possono essere applicate secondo la legge italiana.

  • Natura come Ispirazione: la natura può ispirare le attività aziendali attraverso un impegno pubblico non vincolante o vincolante. L’opzione non vincolante implica che l’azienda si ispira alla tutela della natura, senza obblighi legali, mentre l’opzione vincolante inserisce questo obiettivo direttamente nello statuto, rendendo gli amministratori responsabili legalmente.
  • Natura come Advisor: le aziende possono creare un organo consultivo, come un Advisory Board specializzato in sostenibilità, o un comitato endo-consiliare che offre supporto, ma non può prendere decisioni. Questi organismi forniscono raccomandazioni senza obbligare il Consiglio di amministrazione, supportando le strategie aziendali in chiave ecologica.
  • Natura come Amministratore: è possibile nominare un rappresentante della Natura nel Consiglio di amministrazione, con o senza diritto di voto determinante sulle decisioni che impattano l’ambiente. Questa figura ha il compito di vigilare affinché gli interessi della natura siano sempre considerati, ma può anche influire direttamente sul quorum e sulle decisioni rilevanti.
  • Natura come Socio (Steward Ownership): strutture societarie come il modello fondazione-holding, la doppia fondazione o l’usufrutto-trust garantiscono che una parte dei profitti sia reinvestita in obiettivi di sostenibilità, consentendo anche l’ingresso di nuovi investitori senza compromettere l’obiettivo ambientale.

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