Verifica della maggiore età per siti web (come gioco d’azzardo e VM18) e piattaforme di video sharing): AGCOM approva...

Piattaforme di video sharing e siti web (come quelli che offrono giochi d’azzardo on line o contenuti vietati ai minori di 18anni) dovranno adeguarsi alle modalità tecniche individuate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (“AGCOM”) per la verifica della maggiore età (cd. “age verification”), con la delibera 96/25/CONS appena approvata in attuazione della legge 13 novembre 2023, n.159 (“Decreto Caivano”).
A questo testo, l’AGCOM è arrivata dopo una consultazione pubblica che ha coinvolto 13 soggetti (istituzioni, associazioni di categoria e di consumatori, piattaforme di video sharing), nonché dopo aver richiesto e tenuto in massima considerazione un parere circostanziato dalla Commissione Europea e acquisito altresì il parere favorevole del Garante Privacy.
Soggetti terzi indipendenti certificati e tutela della privacy
Come si dovrà quindi verificare l’età degli utenti? Attraverso l’intervento di soggetti terzi indipendenti certificati (come SPID o il portafoglio digitale europeo) che consentono agli utenti di certificare la propria maggiore età, allo stesso tempo tutelando la propria privacy.
Il sistema, infatti, è basato su due passaggi, logicamente separati, che consistono nella identificazione e autenticazione della persona identificata, per ciascuna sessione di utilizzo del sito o della piattaforma.
In sostanza, il soggetto terzo certifica l’età, ma non accede al sito visitato quindi non vedrà i contenuti VM18 che l’utente vuole visualizzare; mentre il sito web riceverà solo una conferma della maggiore età, senza però ricevere altri identificativi personali. È il meccanismo del “doppio anonimato”.
L’identificazione inoltre durerà solo una sessione e scadrà al massimo dopo 45 minuti di inattività, in modo che l’accesso non sia permanente.
Qualora l’utente acceda da cellulare, avrà a disposizione una APP per la generazione e la certificazione della “prova dell’età”, utilizzabile per qualunque finalità che richieda una identificazione.
L’AGCOM ha adottato un approccio tecnologicamente neutrale rispetto ai sistemi di garanzia dell’età, stabilendo una serie di principi, quali: protezione dei dati personali; proporzionalità; sicurezza informatica; precisione ed efficacia (al fine di limitare errori nel processo di age verification); accessibilità e facilità d’uso; inclusività e non discriminazione; formazione e informazione degli utenti; gestione efficace dei reclami degli utenti.
Adeguamento entro 6 mesi
Siti web e piattaforme di video sharing hanno 6 mesi di tempo dalla pubblicazione della suddetta delibera per adeguarsi e implementare le modalità tecniche idonee a garantire la verifica dell’età, finora svolta direttamente con modalità anche spesso facilmente aggirabili.
I sistemi di verifica dell’età potranno inoltre essere oggetto di future modifiche e adeguamenti, sulla base degli orientamenti che saranno adottati dalla Commissione europea.