Alert | Fondo Impresa Donna 2022: al via da oggi (19 maggio) la presentazione delle domande per le nuove imprese
Invitalia ha dato il via alla presentazione delle domande per le agevolazioni del Fondo impresa donna 2022, che potranno essere compilate e inviate online tramite la piattaforma predisposta dalla stessa e attivata a partire dalle seguenti date:
- dal 19 maggio per le nuove imprese (apertura per la compilazione delle domande in data 5 maggio 2022)
- dal 7 giugno per le imprese già avviate (apertura per la compilazione delle domande in data 24 maggio 2022).
La piattaforma sarà aperta per la presentazione delle domande solo nei giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 (CLICCA QUI PER ANDARE ALLA PIATTAFORMA).
Il processo
Per presentare la domanda sarà necessaria l’identificazione digitale con SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e, una volta compilata, la domanda dovrà essere firmata digitalmente (sarà quindi necessario disporre di una firma digitale e di una casella di Posta Elettronica Certificata) dal legale rappresentante della società proponente, dalla lavoratrice autonoma o dalla persona fisica proponente[1] per conto della società costituenda.
La compilazione si concluderà con il rilascio del “codice di predisposizione della domanda” che dovrà essere poi inserito per l’invio della domanda. Si evidenzia che la presentazione della domanda non può essere delegata a soggetti che non rientrino nelle categorie sopra menzionate.
Non è prevista una data di chiusura dello sportello che rimarrà aperto fino ad esaurimento delle risorse.
La valutazione
A seguito della presentazione della domanda l’esame di merito comprenderà due fasi:
- l’analisi delle informazioni presenti nella domanda di finanziamento e negli allegati per approfondire tutti gli aspetti descritti nel piano di impresa, e
- un colloquio di valutazione con l’impresa femminile richiedente.
Le domande saranno valutate entro 60 giorni dalla presentazione, fatti salvi i maggiori termini derivanti dall’eventuale comunicazione dei motivi ostativi di cui all’articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, nonché la sospensione dei termini in caso di approfondimenti istruttori ai sensi dell’articolo 15, comma 7, del decreto 30 settembre 2021.
Qualora, infatti, durante la valutazione sorgano carenze o criticità (ad esempio: la domanda non rispetta tutti i requisiti di accesso o i punteggi assegnati per i singoli criteri di valutazione non sono sufficienti a renderla ammissibile) Invitalia comunicherà quali sono i motivi ostativi all’accoglimento della domanda e i tempi di valutazione saranno sospesi alla luce della richiesta di chiarimenti o integrazioni necessari rispetto ai dati e documenti inviati (comunicazione dei motivi ostativi) fino al ricevimento della documentazione integrativa richiesta. La proponente avrà la possibilità di rispondere entro 10 giorni con delle controdeduzioni scritte, che comportano un supplemento di istruttoria. Se le informazioni fornite consentono di superare le criticità, Invitalia invierà la comunicazione di esito positivo. In caso contrario, comunicherà la non ammissibilità della domanda.
L’erogazione del contributo
Dopo la firma del provvedimento di concessione l’impresa femminile potrà fare richiesta per l’erogazione del contributo, che sarà erogato da Invitalia entro 30 giorni dalla data di presentazione della richiesta o dalla data delle eventuali integrazioni necessarie dopo l’esame della documentazione per verificare le spese sostenute.
L’erogazione avverrà in base alla realizzazione del piano di spesa, presentando lo Stato avanzamento lavori (massimo due).
[1] La stessa persona fisica dovrà poi comparire all’interno della compagine della futura società come rappresentante legale, referente o socio. Nel caso in cui il progetto venga ammesso alle agevolazioni, i proponenti dovranno costituire l’impresa e avranno 60 giorni di tempo, dalla comunicazione di esito positivo, per inviare i documenti che provano l’avvenuta costituzione dell’impresa o l’apertura della partita IVA nel caso di attività libero professionali.
La versione inglese dell’articolo è disponibile a questo LINK