Focus | “Know your cargo”: la nota degli Usa sulle best practices nel trasporto merci
In data 11.12.2023, i dipartimenti del Commercio, della Giustizia, della Sicurezza Nazionale, del Tesoro e di Stato statunitensi hanno pubblicato una nota congiunta di conformità intitolata: “Quint-Seal Compliance Note – Know Your Cargo: Reinforcing Best Practices to Ensure the Safe and Compliant Transport of Goods in Maritime and Other Forms of Transportation”.
Questa pubblicazione arriva poche settimane dopo che la Price Cap Coalition (composta dal G7, dall’UE e dall’Australia) ha pubblicato un proprio avviso incentrato sull’evasione del price cap russo e sul crescente commercio “ombra” condotto da soggetti che non rispettano le normative in materia di trasporto merci.
I cinque dipartimenti governativi statunitensi hanno evidenziato alcune tattiche comunemente utilizzate dagli “operatori maligni” del settore dei trasporti per evitare le sanzioni statunitensi ed eludere i controlli sulle esportazioni. La nota si pone l’obiettivo di individuare le misure che le società operanti nel trasporto merci possono adottare per garantire la conformità alle leggi statunitensi. Sebbene sia nominalmente indirizzata a “individui ed entità che partecipano direttamente al trasporto globale di merci”, la nota è altamente rilevante per qualsiasi produttore o esportatore i cui beni o servizi sono venduti all’estero e che dunque usufruiscono dei servizi di trasporto merci.
La nota fa infatti spesso riferimento a “tutti i partecipanti” al commercio internazionale, fra cui i proprietari di navi, i noleggiatori, gli esportatori, i broker, le compagnie di navigazione, gli spedizionieri, i commercianti di materie prime e le istituzioni finanziarie, nonché gli altri soggetti a vario titolo coinvolti nel settore del trasporto merci.
Richiamando le precedenti indicazioni dell’OFAC (Office of Foreign Assets Control) relative all’evasione delle sanzioni nel settore del trasporto marittimo, tra cui il Sanctions Advisory for the Maritime Industry pubblicato il 14 maggio 2020 e l’Advisory for the Maritime Oil Industry pubblicato il 12 ottobre 2023, la nota ribadisce le pratiche considerate come segnali di allarme (“red flags”) per le aziende coinvolte nel commercio di merci che possono indicare tentativi di eludere le sanzioni e i controlli sulle esportazioni, tra cui:
- Manipolazione dei dati di geolocalizzazione o di identificazione delle navi cargo;
- Falsificazione dei documenti di trasporto, tra cui polizze di carico, certificati di origine, fatture ed elenchi dei porti di scalo;
- Trasferimenti da nave a nave effettuati di notte o in aree ad alto rischio;
- Irregolarità di viaggio e utilizzo di rotte di navigazione anomale o deviazioni non programmate;
- Pratiche di “flag hopping”, consistenti nella frequente re-immatricolazione della nave sotto bandiere di Stati diversi.
Alla luce di quanto sopra, la Compliance Note consiglia a tutti i soggetti coinvolti nella global supply chain di “conoscere il proprio carico” (Know Your Cargo) per assicurarsi di aver posto in essere tutte le politiche di conformità in grado di rilevare le pratiche sopracitate, così da poter ridurre i potenziali rischi derivanti dalle violazioni delle normative sanzionatorie e di controllo delle esportazioni.
A titolo esemplificativo si riportano alcune delle “buone prassi” (best practices) suggerite dalle autorità statunitensi:
- Adozione di programmi di conformità aziendale finalizzati al controllo delle esportazioni ed al rispetto delle normative in materia;
- Implementazione di una solida due diligence per verificare il profilo soggettivo delle parti coinvolte nella catena di fornitura;
- Utilizzo di particolari misure di salvaguardia (ad esempio specifiche clausole contrattuali);
- Adozione di programmi di monitoraggio della localizzazione di navi, veicoli e aeromobili, al fine di rilevare eventuali precedenti alterazioni o disattivazioni dei dati relativi alla geolocalizzazione o ai dati identificativi;
- Condivisione delle informazioni tra gli operatori del settore.
Sebbene le raccomandazioni non abbiano valore di legge, le best practices contenute nella Compliance Note sono particolarmente importanti, soprattutto per gli operatori del settore attivi in aree geografiche ad alto rischio o che trattano categorie di merci ad alto rischio.
Il concetto è riassunto efficacemente dall’affermazione “an ounce of prevention is worth a pound of cure” con cui le autorità statunitensi hanno voluto evidenziare il fondamentale ruolo della prevenzione nel settore del trasporto merci.