Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Cambiamento climatico e sostenibilità: principi e strategie per il settore assicurativo

Negli ultimi anni, e con sempre maggiore evidenza scientifica, si sono manifestati gli effetti prodotti dai cambiamenti climatici: fenomeni destinati a produrre conseguenze sempre più rilevanti nei diversi settori economici.

La crescente consapevolezza delle problematiche legate al climate change ha portato a riflettere sui profili di sostenibilità ambientale di numerose attività umane, essendo assolutamente necessario intervenire per evitare l’aggravarsi degli effetti della questione ambientale e per impedire il peggioramento delle condizioni attuali[1].
A riguardo, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite[2], un programma d’azione per favorire il passaggio alla green economy e per promuovere forme di prosperità sostenibile, ha individuato 17 Sustainable Development Goals (SDGs)[3] per orientare le scelte strategiche dei prossimi anni verso la strada della sostenibilità.
In particolare, i SDGs prendono in considerazione in maniera equilibrata le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile – economica, sociale ed ecologica – ponendo adeguata attenzione alle diverse questioni che possono sorgere nel percorso intrapreso verso forme di economia sostenibili: a tutte le imprese, di qualunque dimensione, settore e localizzazione geografica, è infatti richiesto un approccio proattivo allo sviluppo sostenibile, attraverso l’aggiornamento di nuovi modelli di business e il potenziamento tecnologico.
In questo scenario, il settore assicurativo ha reagito agli imput provenienti sia dalle istituzioni che dal mercato in relazione a sostenibilità e green economy e oggi manifesta la sua vocazione sociale. Le imprese assicurative rivestono, infatti, un ruolo di rilevanza su diversi fronti: dalla mobilità sostenibile – che porta all’utilizzo di mezzi elettrici o a guida autonoma e che può esporre a nuovi rischi legati all’allocazione delle diverse responsabilità nel rapporto uomo/macchina – alla protezione di dati personali, dalla cybersecurity alla tutela diretta dei cittadini tramite prodotti assicurativi sempre più concentrati sulla salute e il benessere.
Al tal fine di cooperare con le imprese del settore assicurativo nel processo di adeguamento dei loro modelli di business ai nuovi rischi emergenti, l’UNEPFI – l’Environment Programme Financial Initiatives delle Nazioni Unite – ha rintracciato i c.d. Principles for Sustainable Insurance (PSIs) con la volontà di individuare direttive e azioni per sviluppare un approccio strategico efficiente, in cui tutte le attività della value-chain assicurativa siano svolte in modo responsabile e lungimirante, aiutando così a identificare e gestire i rischi e le opportunità associate alle questioni ambientali, sociali e di governance (c.d. Environmental, Social, Governance issues, ESGs).

Tra i PSIs e le azioni individuate rilevano:

  • l’aumento della consapevolezza da parte degli operatori del settore delle questioni ambientali, sociali e di governance per gestire i relativi rischi
  • l’integrazione delle ESGs nei processi decisionali delle imprese del settore assicurativo
  • la promozione di azioni diffuse per ottenere una comprensione reciproca sul valore e sulle opportunità legate alle questioni ESG emergenti
  • il miglioramento delle condizioni di affidabilità, di responsabilità e di trasparenza nella divulgazione delle informazioni relative alle questioni ESG, tramite un crescente dialogo con i clienti, le istituzioni, le agenzie di rating e le altre parti interessate[4]

Alla luce dei principi e delle azioni individuate, il settore assicurativo si è quindi dotato di strumenti interpretativi delle condizioni del mercato, al fine di modificare le proprie strategie e riuscire ad offrire prodotti assicurativi affidabili che si sposino con le nuove esigenze dei cittadini, con il cambiamento della domanda e, in particolare, con i rischi legati alla crisi climatica e alla transizione ecologica di tutti i settori economici.

[1] Si v. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), p. 118.

[2] Si v. https://unric.org/it/agenda-2030/.

[3] Per i Sustainable Development Goals (SDGs) si v. https://unric.org/it/agenda-2030/.

[4] Per i Principles for Sustainable Insurance (PSIs) si v. https://www.unepfi.org/psi/.

Leave a comment

La “Certificazione B Corporation” è un marchio che viene concesso in licenza da B Lab, ente privato no profit, alle aziende che, come la nostra, hanno superato con successo il B Impact Assessment (“BIA”) e soddisfano quindi i requisiti richiesti da B Lab in termini di performance sociale e ambientale, responsabilità e trasparenza.

Si specifica che B Lab non è un organismo di valutazione della conformità ai sensi del Regolamento (UE) n. 765/2008 o un organismo di normazione nazionale, europeo o internazionale ai sensi del Regolamento (UE) n. 1025/2012.

I criteri del BIA sono distinti e autonomi rispetto agli standard armonizzati risultanti dalle norme ISO o di altri organismi di normazione e non sono ratificati da parte di istituzioni pubbliche nazionali o europee.