ChatGpt: il garante sospende provvisoriamente il trattamento dati personali
Il Garante Privacy, con provvedimento del 30 marzo 2023, dispone, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani effettuata da OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma di intelligenza artificiale ChatGPT.
Precedentemente (si veda “ChatGPT, la nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale” del 23 gennaio 2023), in fase di pieno entusiasmo per l’inizio della sperimentazione, come utenti, della ChaptGpt, ci eravamo posti -come utilizzatori e come studiosi di tematiche privacy – il quesito su cosa succede dei dati personali che comunque immagazzina o può immagazzinare ChatGpT. La stessa domanda se l’era già posta anche il Garante per la Protezione dei Dati Personali all’inizio di gennaio 2023; sebbene ChatGPT auto-dichiarasse di non avere accesso a informazioni personali degli utenti e di non trattenere dati, era già chiaro che per accedere al servizio fosse indispensabile lasciare un indirizzo e-mail e attivare un account e che il servizio archiviasse la cronologia delle nostre domande.
Da subito è stato quindi evidente che ChatGpT immagazzina – o, almeno, può immagazzinare – conoscenze su centinaia di milioni di persone in giro per il mondo.