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Da oggi appalti solo online. Ricorsi per gare su carta

Da oggi, 18 ottobre 2018, tutte le gare di appalto in Italia diventano interamente telematiche. L’attestazione dei requisiti per l’accesso alle procedure, tramite il Documento di Gara Unico Europeo (DGUE), le richieste di partecipazione, le comunicazioni tra concorrenti e stazioni appaltanti e le offerte degli operatori economici devono diventare tutte elettroniche.

Addio, quindi, alle vecchie buste sigillate. Con l’eventualità di una pioggia di ricorsi per bloccare le procedure gestite in maniera tradizionale ovvero cartacea. Sempre che, all’ultimo minuto, non arrivino modifiche ad opera del decreto di semplificazione appena approvato dal Governo. La novità, che per diversi mesi è passata sotto silenzio, è prevista dall’articolo 40 comma 2 del codice appalti, secondo cui «A decorrere dal 18 ottobre 2018, le comunicazioni e gli scambi di informazioni nell’ambito delle procedure di cui al presente codice svolte dalle stazioni appaltanti sono eseguiti utilizzando mezzi di comunicazione elettronici». La norma, avente derivazione europea, obbliga pertanto le stazioni appaltanti italiane a digitalizzare tutte le procedure di gara. Gli standard tecnici, cui le stazioni appaltanti dovranno conformarsi, sono contenuti nella circolare n. 3 del 2016 dell’Agenzia per l’Italia digitale. A rendere più rilevante l’impatto di questa novità potrebbero essere le conseguenze di un’eventuale disapplicazione in termini di contenzioso. Anche se il codice, infatti, non prevede esplicitamente sanzioni, potrebbe comunque sostenersi che da oggi un’offerta inviata in formato cartaceo comporti l’illegittimità della aggiudicazione.

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