G 20: il riconoscimento e il supporto dei leader mondiali all’impatto sociale
La grande notizia è che la dichiarazione ufficiale dei leader del G20, appena conclusosi al suo primo vertice in un paese sudamericano ovvero in Argentina, include un esplicito riconoscimento dell’impatto degli investimenti come potente motore di una crescita sostenibile ed inclusiva, come si legge al paragrafo 7:
“Ci sforzeremo di creare ulteriormente le condizioni per la mobilitazione di risorse provenienti da risorse pubbliche, private e multilaterali, compresi meccanismi finanziari e partenariati innovativi, come gli investimenti di impatto per una crescita inclusiva e sostenibile, in linea con il G20 Call on Financing for Inclusive Business“.
Questa dichiarazione oltre ad indirizzare ed influenzare concretamente gli ordinamenti giuridici delle maggiori potenze economiche, specifica e rafforza quanto già avvallato dagli stessi leaders mondiali per il tramite del “G20 Call on Financing for Inclusive Business”. Si tratta infatti del riconoscimento ufficiale della potenzialità di un nuovo modello economico definito “Inclusive Business”, capace di contribuire ad una crescita economica inclusiva e sostenibile, ovvero in grado di fornire “beni, servizi e mezzi di sussistenza su base commerciale […] a persone che vivono alla base della piramide economica, rendendole parte della catena di valore del core-business delle aziende come fornitori, distributori, rivenditori o clienti”.
Con ciò non si può che apprezzare il tentativo, riuscito, di segnare il passo per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo della nostra economia che tenga ben in considerazione, come è stato sottolineato, anche degli SDGs. Questo sforzo, oramai globale, oggi si concretizza grazie all’identificazione degli strumenti necessari per il conseguimento di uno scopo tanto fondamentale quanto, finora, etereo:
- l’impegno del settore privato è riconosciuto come parte integrante del processo per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del G20. Di fatto, le piccole e medie imprese così come le multinazionali giocano un ruolo fondamentale avendo il potenziale per trasformare l’ambiente operativo aziendale, creare benefici per la comunità in senso lato e contribuire a far progredire l’agenda per una imprenditorialità inclusiva e sostenibile;
- gli investitori privati sono chiamati a proseguire verso una graduale adozione di approcci innovativi per mobilitare maggiori capitali privati a favore di imprese orientate all’impatto, ottimizzate non solo per il rischio e il rendimento finanziario, ma anche per massimizzare l’inclusività e l’impatto sociale ed ambientale. Ciò include l’uso di fondi d’investimento ad impatto, social bonds, investimenti di quasi-equity, crowdsourcing per le imprese inclusive, finanziamenti misti e schemi basati sui risultati, comprese le obbligazioni ad impatto sociale.
Inoltre, in questa prospettiva, la dichiarazione del G20 segue quanto emerso al Global Steering Group Summit 2018 di New Delhi, contesto nel quale si è assistito ad una notevole spinta per una diffusione globale della finanza di impatto sociale e la cui influenza sulla qui discussa dichiarazione è evidente.
Infine, si noti come dalla dichiarazione del G20 si evinca per gli anni a venire una visione operativa ben definita, in cui sia determinante il ruolo ricoperto da una economia ed una finanza non solo sostenibili ma anche inclusive, le quali poggino le proprie fondamenta su di un tessuto imprenditoriale e su iniziative di investimento orientate verso scelte strutturali/giuridiche in linea con gli obiettivi di sostenibilità ed inclusività che, oramai, rappresentano la condicio sine qua non per il successo di ciascuna attività imprenditoriale.