Il caso PACCAR continua a scuotere il mercato del third party litigation funding nel Regno Unito
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Per gli operatori del litigation funding, il mercato UK è ovviamente un mercato di riferimento, nel quale – da molti decenni – operano colossi finanziari. Tuttavia, un mercato così rilevante è stato interamente messo in discussione da una recente decisione della Corte Suprema di Londra, il c.d. “caso PACCAR”.
Cos’è il caso PACCAR?
Il caso riguarda una class action intentata contro PACCAR Inc, un produttore di camion, per un presunto cartello che ha gonfiato i prezzi dei veicoli. La questione centrale verte sulla questione relativa agli accordi di litigation funding utilizzati per finanziare la causa ed, in particolare, se tali accordi costituissero dei c.d. “damages-based agreements” (“DBA”) ai sensi del Courts and Legal Services Act del 1990.
La Corte Suprema ha stabilito che i contratti di finanziamento che prevedono una percentuale sui danni ottenuti sono DBA e, pertanto, devono rispettare requisiti rigorosi. Molti accordi di finanziamento attualmente utilizzati nel Regno Unito non soddisfano tali requisiti, rendendoli potenzialmente inapplicabili.
L’impatto del caso PACCAR sul Litigation Funding nel Regno Unito
La sentenza PACCAR ha creato un “terremoto” nel settore del litigation funding in UK, portando maggiore incertezza e costringendo gli operatori a rivedere i loro modelli di business. Infatti, poiché molti contratti di third-party funding prevedono un corrispettivo in percentuale sui danni risarciti, potrebbero essere considerati DBA e – come tali – non validi per mancanza dei requisiti previsti dalla normativa inglese.
Gli operatori di litigation funding si sono visti costretti a rivedere interamente i propri modelli di remunerazione per conformarsi alla legge del 1990, generando molte incertezze e rendendo più difficile il finanziamento di class action, con un potenziale effetto negativo sulla possibilità di accesso alla giustizia per i consumatori.
Le reazioni da parte del governo britannico
In risposta immediata alla sentenza PACCAR, nel marzo 2024 il governo ha introdotto il “Litigation Funding Agreements (Enforceability) Bill”. Questo disegno di legge mirava a escludere esplicitamente gli accordi di finanziamento delle controversie dalla definizione di “Damages-Based Agreements” (DBA), ripristinando così la situazione precedente alla sentenza PACCAR. Tuttavia, il disegno di legge non è stato approvato prima delle elezioni politiche del luglio 2024 ed è stato successivamente abbandonato.
Dopo le elezioni, il nuovo governo laburista ha indicato che non reintrodurrà immediatamente il disegno di legge. Ha invece deciso di attendere la conclusione della revisione del “Civil Justice Council” (CJC) sul mercato del litigation funding in Inghilterra e Galles, con un rapporto finale previsto per l’estate 2025. Il governo ha dichiarato l’intenzione di adottare una visione più completa di eventuali legislazioni dopo la pubblicazione del rapporto del CJC.
Le reazioni degli operatori del litigation funding in UK
L’assenza di un’azione legislativa immediata ha generato preoccupazioni nel settore legale. Alcuni professionisti temono che l’incertezza possa spingere le imprese a cercare giurisdizioni alternative per la risoluzione delle controversie, potenzialmente danneggiando l’economia e la forza lavoro del Regno Unito. Esperti legali e studi legali hanno sollecitato il governo ad agire rapidamente per rimuovere queste barriere.
In risposta alla sentenza, molti finanziatori hanno modificato i loro accordi di finanziamento per evitare di rientrare nella definizione di DBA. Ad esempio, alcuni hanno ristrutturato le loro commissioni calcolandole come un multiplo dei fondi forniti piuttosto che come una percentuale dei danni recuperati. Queste modifiche mirano a garantire che gli accordi siano conformi alla legge vigente e rimangano applicabili.
I possibili sviluppi futuri
Il settore del litigation funding attende con interesse le conclusioni della revisione del Civil Justice Council (CJC), il cui rapporto finale è previsto per l’estate 2025. Gli operatori sperano che il governo adotti una iniziativa azioni legislativa per chiarire la posizione legale degli accordi di finanziamento e ripristinare la certezza nel mercato. Tuttavia, vi è preoccupazione che ulteriori ritardi possano continuare a influenzare negativamente l’attività di finanziamento delle controversie nel Regno Unito.