Il commercio degli oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione, opta per il “regime del margine”
I rivenditori di oggetti d’arte, da collezione e d’antiquariato possono optare per un regime IVA speciale detto “regime del margine”.
Tale disciplina speciale di impulso comunitario consente di evitare la doppia tassazione su beni per i quali il rivenditore non abbia avuto la possibilità di portare in detrazione l’IVA e, per l’appunto, è applicabile al commercio di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione (o di beni mobili usati) acquistati presso privati in Italia o in un altro Stato membro.
Tale regime prevede che l’IVA venga calcolata sulla differenza tra il prezzo di vendita dei beni e quello di acquisto maggiorato dei costi accessori di riparazione.
Più dettagliatamente, la base imponibile sulla quale verrà applicata l’aliquota IVA prevista per la cessione del bene non sarà determinata come normalmente avviene per le altre cessioni, sull’intero prezzo di vendita, ma solo sull’utile (il margine appunto) che risulterà a favore del cedente dopo la rivendita del bene sul quale l’IVA era già stata scontata in via definitiva.