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Il “Decreto Rilancio” e gli Appalti pubblici

Il Decreto Rilancio introduce tre importanti novità per gli Appalti pubblici:

  1. l’art. 65 sospende l’obbligo di versare i contributi all’ANAC per tutte le gare indette dalla data di entrata in vigore del decreto fino al 31 dicembre 2020;
  2. l’art. 81 proroga sino al 15 giugno 2020 la validità dei DURC scaduti tra il 31 gennaio 2020 ed il 15 aprile 2020;
  3. l’art. 207 consente di incrementare fino al 30% (dal precedente 20%) l’importo dell’anticipazione del prezzo per tutti i contratti affidati all’esito di procedure in corso alla data di entrata in vigore del decreto e sino al 30 giugno 2021. La medesima possibilità è estesa anche in favore degli appaltatori già a contratto, che abbiano dato inizio alla prestazione senza aver usufruito di anticipazione o avendola ricevuta in misura minore.

Nel complesso, si tratta di misure volte, da un lato, a consentire risparmi di spesa per le Stazioni Appaltanti e gli Operatori Economici e, dall’altro, a semplificare gli adempimenti e favorire una maggiore liquidità degli Appaltatori.

A cura del Team di diritto Amministrativo di R&P Legal

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