Inaugura lunedì 25 febbraio presso R&P Legal: LISA BORGIANI, L’arte della rete
R&P Legal prosegue il suo percorso nell’arte ospitando questa volta le opere di Lisa Borgiani.
Lisa Borgiani ha sempre pensato all’arte come elemento dinamico di relazione con lo spazio circostante: molle, spirali, reti… c’è sempre un ritmo mobile nelle sue opere, una sorta di sinestetico dialogo tra effetto sonoro, sollecitazione tattile, impressione visiva.
Pensate spesso come site-specific, le installazioni e le opere tridimensionali della Borgiani si impongo allo sguardo del visitatore coinvolgendolo, trasformandolo in un fruitore attivo, proponendo possibili interventi di modifica, sia nella forma dell’opera che nella possibile prospettiva di osservazione.
“Mi piace l’idea di creare reticoli mobili che interagiscono con l’ambiente dove vivono. È una bella sfida creare l’inaspettato, lo trovo eccitate. Immagino avranno sempre tutte forme diverse a seconda del luogo con cui interagiranno e penso che sarebbe bello scrivere una teoria sui ‘punti di tensione mobili’”, così annota Lisa Borgiani nel nono giorno del suo diario di Residenza d’artista all’Isola Comacina, dove ha realizzato, nel giugno del 2018, un’installazione in una casa per artisti progettata dal razionalista Pietro Lingeri; una grande rete gialla, una sorta di gigantesca ragnatela che occupa lo spazio interno dell’abitazione, ora distendendosi, ora tirandosi, ora cadendo in morbide curve, ora sollevandosi in inattesi slanci verso l’alto.
Le reti, che oggi sono diventate il suo materiale d’elezione, offrono all’artista lo strumento ideale per la creazione di questi sistemi dinamici, modificabili, mutevoli, che giocano con le ombre, tracciano segni – talvolta paiono quasi dei diagrammi – nel vuoto, attraggono e ingannano l’occhio, abitano gli spazi che li ospitano trasformandone l’identità, modificandone la percezione. Sanno essere tanto avvolgenti quanto disturbanti, impedendo a tratti la vista dell’insieme di un ambiente, tessendo una rete che al contempo dona una nuova estetica al luogo ma ne impedisce il normale accesso e attraversamento.
Questi disegni cartesiani sospesi, realizzati anche nei colori primari (giallo, blu, rosso, bianco e nero), trovano la loro dimensione ideale nella forma di grande installazione ambientale, ma non smarriscono il loro potenziale espressivo anche nel piccolo formato o nella forma grafica come nel caso della serie di collage e disegni su carta nei quali, pur in forma bidimensionale e più tradizionale, sopravvive la dinamicità e il gioco tra invenzione creativa e rigore matematico proprio delle opere su grande scala.
La ricerca della Borgiani, dunque, si colloca in un limbo di ricerca che guarda tanto al coté dell’arte site-specific – da Christo agli artisti della Land art –, quanto all’universo dell’astrattismo avanguardista di ambito costruttivista, quanto soprattutto all’immaginario surrealista, sia nell’approccio disturbante, sia per l’impiego di forme curve, dinamiche, in costante mutazione: (come non pensare all’allestimento di Marcel Duchamp per la mostra newyorkese dei Surrealisti nel 1942?).
Queste trame trasparenti dal 25 febbraio abiteranno gli spazi austeri (ma capaci di plasmarsi sul carattere delle opere che vi sono esposte e di adattarvisi) della R&P Legal; lo faranno in varia forma, tra installazioni, piccole sculture e opere da parete, raccontando la ricerca di un’artista che, nonostante la giovane età, vanta già uno splendido curriculum e uno stile personale e ben riconoscibile.