La Camera approva la nuova legge di contrasto al Cyberbullismo
La Camera ha definitivamente approvato, dopo un lungo iter legislativo, la proposta di legge n. 3139-B di contrasto al cosiddetto “cyberbullismo”, che viene definito come «qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito dei dati personali in danno di minorenni, nonché la diffusione di contenuti online il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo». Tra gli aspetti di maggior rilievo, è stata abbassata a 14 anni l’età minima per richiedere ai social network la rimozione di un contenuto sgradito, anche se apparentemente esso non prefiguri una ipotesi di reato; se il sito non provvederà a rimuovere il contenuto entro 48 ore, potrà farlo il Garante per la protezione dei dati personali nelle successive 48 ore. Inoltre, ove il responsabile abbia tra i 14 ed i 18 anni, non scatterà un processo ma solamente la cosiddetta “procedura di ammonimento”: una serie di misure di dissuasione simili a quelle già previsto nella legge anti-stalking.