La revoca della donazione di immobile tra coniugi separati
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24965/2018, affronta il caso di un marito che aveva chiesto, nei confronti della moglie, la revoca della donazione indiretta di un appartamento a lei interamente intestato il cui prezzo era stato da lui pagato integralmente poco prima del matrimonio.
Il marito, rivoltosi al tribunale di Milano, aveva chiesto che la donazione venisse revocata sul presupposto dell’ingiuria grave, ravvisata nel comportamento della moglie che aveva intrattenuto due relazione extraconiugali e svolto in pubblico affermazioni di discredito quale quella di “tenere in mano” il marito. Non solo: la moglie, secondo il ricorrente, aveva anche manifestato apertamente disistima, avversione ed irriconoscenza verso il marito donante, offendendone la dignità.
Secondo la Suprema Corte ‘l’ingiuria grave richiesta dall’art. 801 c.c. quale presupposto necessario per la revocabilità della donazione per ingratitudine, pur mutando dal diritto penale la sua natura di offesa all’onore ed al decoro della persona, si caratterizza per la manifestazione esteriore del comportamento del donatario, che deve dimostrare un durevole sentimento di disistima delle qualità morali del donante e mancare rispetto alla dignità del donante’ e, pertanto, l’ingiuria deve essere qualificabile come espressione di radicata e profonda avversione o di perversa animosità nei confronti del donante. Pertanto, occorre verificare se, nel caso concreto, il comportamento del donatario sia espressamente rivolto a ledere la sfera morale del donante e sia, quindi, contrario al senso di riconoscenza che deve caratterizzare il suo comportamento. Nel caso di specie la relazione extraconiugale della moglie e, più in generale, le condotte dalla stessa tenute non sono state reputate tali da manifestare disistima ed avversione nei confronti del marito ne’ mosse da un sentimento di disprezzo nei suoi confronti. È stato, quindi, respinto il ricorso del marito e non è stata revocata la donazione dell’immobile da lui pagato.