Focus | Contratti di leasing aeronautico e coperture assicurative nel conflitto Russia-Ucraina: la giurisdizione esclusi...
Contratti di leasing aeronautico nel conflitto Russia-Ucraina: il caso Zephyrus Aviation vs. Fidelis Underwriting
In una recente decisione l’Alta Corte di giustizia del Regno Unito ([1]) ha affermato la propria giurisdizione nei procedimenti aventi ad oggetto la perdita di aeromobili concessi in leasing da locatori occidentali in favore di compagnie aeree russe, nonostante la presenza di clausole contrattuali nelle polizze assicurative che conferivano la giurisdizione esclusiva alle Corti russe.
La sentenza, pronunciata nel procedimento Zephyrus Aviation vs. Fidelis Underwriting ([2]), è una decisione dirompente rispetto all’orientamento delle Corti inglesi, tradizionalmente inclini ad attribuire importanza decisiva alle clausole di giurisdizione esclusiva a favore di tribunali stranieri quando presenti nei testi contrattuali e, conseguentemente, a sospendere i contestuali procedimenti avviati nel Regno Unito sulla base dei medesimi contratti.
L’Alta Corte ha basato la propria decisione su una valutazione analitica delle circostanze del caso e sulla considerazione che le Corti inglesi godono di un margine di discrezionalità in merito alla sospensione dei procedimenti affermando che, se le parti sono in grado di dimostrare l’esistenza di valide ragioni, la giurisdizione inglese può essere riconosciuta anche in presenza di clausole contrattuali che riconoscono una diversa giurisdizione, esclusiva e pattuita dalle parti, rigettando eventuali richieste di sospensione dei procedimenti.
Background fattuale e processuale
Il procedimento Zephyrus Aviation vs. Fidelis Underwriting si colloca nel complesso dei contenziosi che hanno interessato il mercato aeronautico a seguito dell’acuirsi del conflitto russo-ucraino nel febbraio del 2022. Le controversie vedono come ricorrenti i proprietari/locatori degli aeromobili (lessors) concessi in leasing a compagnie aeree russe (lessees), che si trovano tuttora bloccati in Russia a causa delle sanzioni occidentali applicate alla Federazione, nonostante le intervenute comunicazioni di risoluzione contrattuale.
Nel caso in oggetto la ricorrente è Zephyrus Aviation, proprietaria e lessor degli aeromobili concessi in leasing a compagnie aeree/lessees di nazionalità russa. In particolare, i contratti di leasing di Zephyrus chiedevano ai lessees russi di assicurare gli aeromobili con coperture assicurative contro i danni e la distruzione dell’aeromobile e contro i danni derivanti da conflitti armati (tramite le c.d. polizze Hull All Risks e Hull War and Allied Perils Risks). Inoltre, nel caso in cui la polizza assicurativa fosse stata stipulata al di fuori del mercato statunitense, europeo o inglese, i leasing di Zephyrus chiedevano la riassicurazione dei rischi presso riassicuratori occidentali, riconosciuti in tali mercati o, in ogni caso, presso riassicuratori di primaria importanza internazionale approvati dal locatore, tra cui Fidelis Underwriting. In aggiunta, la riassicurazione doveva includere una clausola nota come cut-trough clause, che prevede che il risarcimento dei danni venga riconosciuto direttamente dal riassicuratore al danneggiato, consentendo a un soggetto non direttamente legato da un rapporto contrattuale con il riassicuratore di esercitare diritti nei suoi confronti.
Dopo l’inizio del conflitto, data l’impossibilità di riprendere possesso dei velivoli, proprio le clausole cut-trough hanno consentito a Zephyrus di agire contro gli assicuratori russi e di esercitare contestualmente azione diretta presso le Corti inglesi nei confronti di Fidelis Underwriting, in qualità di riassicuratore occidentale degli aeromobili.
I convenuti hanno, per contro, immediatamente eccepito che le polizze riassicurative tra i lessees russi e Fidelis prevedevano la giurisdizione esclusiva delle Corti in Russia e hanno conseguentemente richiesto la sospensione del procedimento presso l’Alta Corte.
A seguito della produzione, da parte dei convenuti, delle polizze di riassicurazione, Zephyrus ha constatato per la prima volta in giudizio la presenza delle clausole di giurisdizione esclusiva in favore delle Corti russe e ha, conseguentemente, eccepito di non essere mai venuta a conoscenza di tali previsioni, in quanto parte estranea al contratto di riassicurazione stipulato tra i lessees russi e Fidelis.
Zephyrus ha quindi chiesto all’Alta Corte di rigettare la richiesta di sospensione di Fidelis, in quanto la giurisprudenza inglese prevede che specifiche pattuizioni sulla giurisdizione possano essere disapplicate se sussistono le c.d. “strong reasons” o valide ragioni. Secondo Zephyrus, le valide ragioni nel caso di specie erano da identificarsi:
- nel concreto rischio di non ricevere un equo processo in Russia;
- nella contrarietà all’ordine pubblico della richiesta di instaurare procedimenti in Russia, che comprometterebbe l’efficacia delle sanzioni imposte da Regno Unito e altri nei confronti della Federazione e che consentirebbe, invece, alle contro sanzioni russe di esplicare i loro effetti;
- nel rischio di molteplici giudizi con esiti potenzialmente contrastanti.
La decisione
Recepite tali argomentazioni, l’Alta Corte ha confermato che, secondo la giurisprudenza inglese, possono sussistere valide ragioni in grado di:
- prevalere su principi quali l’autonomia contrattuale, l’esecuzione degli accordi e la certezza negli scambi commerciali ([3]);
- disapplicare una clausola di giurisdizione esclusiva in favore di tribunali stranieri;
- rigettare una richiesta di sospensione di un procedimento avviato nel Regno Unito.
A seguito di una dettagliata disamina dei suoi precedenti, l’Alta Corte inglese ha fondato la sua decisione sui seguenti principi di diritto:
- gli elementi che costituiscono valide ragioni per disapplicare una clausola di giurisdizione esclusiva e rigettare una richiesta di sospensione devono dipendere da fatti e circostanze concrete, da valutarsi nel caso specifico;
- l’onere di dimostrare l’esistenza delle valide ragioni spetta alla parte che intende avvalersene;
- individuare il Regno Unito come il foro appropriato sulla base di ragioni prevedibili, in un’analisi di mera convenienza, non è sufficiente a supportare la presenza di valide ragioni;
- una questione meramente attinente agli interessi della giustizia potrebbe non costituire un motivo sufficiente per sostenere le valide ragioni, se tale questione fosse stata prevedibile e ricompresa nell’accordo delle parti sulla clausola di giurisdizione;
- il rischio di un pregiudizio che l’attore subirebbe dovendo adire un tribunale straniero perché, per motivi politici, razziali, religiosi o di altro tipo, non avrebbe la possibilità di ottenere un processo equo è un elemento idoneo a sostenere la sussistenza di valide ragioni ([4]).
Alla luce di tali principi, l’Alta Corte ha ritenuto di valutare se fosse probabile o meno per Zephyrus ricevere un equo processo in Russia. Nella valutazione condotta hanno avuto particolare rilievo le prove testimoniali di esperti, sulla base delle quali la Corte ha dedotto che la Russia, in casi di particolare rilevanza per l’interesse pubblico, è in grado di influenzare il normale decorso della giustizia. Pertanto, secondo la Corte, le circostanze concrete del caso suggeriscono un forte coinvolgimento dello Stato russo e una significativa probabilità che a Zephyrus non fosse garantito un equo processo. In particolare, la Corte ha rilevato un significativo interesse della Russian National Reinsurance Company, compagnia assicurativa statale, nell’esito dei procedimenti che riguardano le assicurazioni/riassicurazioni aeronautiche collegate ai contratti di leasing ai lessees russi e che la decisione in un caso di questo tipo avrebbe un impatto significativo sugli interessi della Russia nel settore dei trasporti aerei. Si è ritenuto, inoltre, che le Corti russe non potrebbero valutare e decidere in modo obiettivo su una serie di circostanze fattuali rilevanti per il caso, quali la validità delle contromisure russe rispetto alle sanzioni occidentali e la sussistenza o meno di danni causati da guerra e conflitti internazionali.
In definitiva, la Corte ha ritenuto probabile che le corti russe non applicherebbero le condizioni previste dai contratti di leasing per valutare la validità delle intervenute risoluzioni contrattuali e il diritto dei ricorrenti alla restituzione degli aeromobili. In qualità di “unfriendly State”, l’improbabilità di ottenere un equo processo in Russia è stata indicata dalla Corte come motivo determinante e costituente le valide ragioni per disapplicare le clausole di giurisdizione esclusiva previste nei contratti di riassicurazione e, dunque, per rigettare la richiesta di sospensione del procedimento nel Regno Unito.
Conclusioni
La decisione nel procedimento Zephyrus Aviation vs. Fidelis Underwriting è un precedente determinante per il futuro del contenzioso generato nel settore dell’aviazione a seguito del conflitto in Ucraina. Si tratta di un precedente che potrà significativamente influenzare le decisioni future su casi simili, anche in ragione del grado di analiticità e dettaglio della sentenza dell’Alta Corte.
La decisione non implica, naturalmente, che le Corti inglesi saranno più propense in futuro a negare richieste di sospensione, ma rende evidente che – in presenza di specifiche circostanze fattuali – è possibile che i giudici inglesi considerino recessivi i principi generali che porterebbero ordinariamente a confermare la validità di una clausola di giurisdizione prevista dalle parti, se ciò è necessario per tutelare il principio dell’equo processo e soddisfare preminenti esigenze di giustizia.
[1] High Court of Justice, Business and Property Courts of England And Wales, King’s Bench Division, Commercial Court.
[2] Zephyrus Capital Aviation Partners 1D Ltd & Ors vs. Fidelis Underwriting Ltd & Ors (Re: Russian Aircraft Operator Policy Claims (Jurisdiction Applications)) [2024] EWHC 734 (Comm) (28 March 2024). Nell’ambito della controversia Zephyrus Aviation ha agito in rappresentanza di numerosi proprietari/lessors occidentali e Fidelis Underwriting si è costituita in rappresentanza di altrettanti assicuratori/riassicuratori, per un totale di 78 claims riuniti in questo procedimento.
[3] Che, invece, supportano la validità delle clausole di giurisdizione esclusiva.
[4] Sul punto, il Giudice osserva però che le pronunce giurisprudenziali presentano orientamenti diversi e che, di fatto, nella maggioranza dei casi i fattori di mera convenienza vengono sempre considerati e valutati separatamente rispetto agli interessi della giustizia.