Legittimo il licenziamento per GMO per conseguire un maggior profitto per l’impresa
La Corte di Cassazione, nella recente sentenza n. 23620/2015, ha sostenuto la legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo quando sia finalizzato non solo ad evitare perdite economiche, ma anche a conseguire un maggiore arricchimento per le imprese. Nella sentenza qui richiamata, gli Ermellini sostengono, infatti, che “ il contratto di lavoro possa essere sciolto a causa di un’onerosità non prevista, alla stregua delle conoscenze ed esperienze di settore, nel momento della sua conclusione e tale sopravvenienza ben può consistere in una valutazione dell’imprenditore che, in base all’andamento economico dell’impresa rilevato dopo la conclusione del contratto, ravvisi la possibilità di sostituire un personale meno qualificato con dipendenti maggiormente dotati di conoscenze e di esperienze e quindi di attitudini produttive”.