Litigation funding: i trend delle cause commerciali nelle Commercial Court UK

Solomonic, una piattaforma di analisi statistica dei contenziosi, ha pubblicato un interessante report sui dati relativi alle cause presso la High Court’s Commercial Court, il tribunale specializzato nel contezioso commerciale. L’analisi delle sentenze degli ultimi anni ha identificato 400 richieste di risarcimento vinte o parzialmente vinte e 279 perse. In altre parole, il 59% delle cause intentate presso il tribunale commerciale inglese ha avuto esito positivo.
Molte di queste cause sono state oggetto di litigation funding. Questa statistica aiuta a sfatare un argomento che spesso viene posto in contrasto al litigation funding in Italia: che questo fenomeno incoraggi l’instaurazione di cause infondate o futili. In realtà, i finanziatori sono fortemente incentivati a sostenere solo cause meritevoli con un’alta probabilità di successo.
Ciò non toglie, ovviamente che le statistiche diffuse da Solomonic mostrano anche che il contenzioso rimane un’attività con un rilevante grado di rischio. Infatti, per converso, il 41% delle cause non ha successo; senza considerare la possibilità che – anche in caso di esito favorevole – gli importi dei risarcimenti liquidati dal tribunale possono essere ridotti e non sufficienti a coprire i costi sostenuti.
In altre parole, queste statistiche confermano un fattore critico per litigation funding: il rischio di soccombenza, anche parziale, resta elevato, in particolare se posto in relazione ai costi di causa.
Per queste ragioni, tutti gli operatori di litigation funding pongono particolare attenzione e diligenza nel processo di valutazione e selezione delle potenziali azioni giudiziarie. Il successo dipende non solo da un’attenta selezione dei casi all’inizio, ma anche da un monitoraggio continuo per tutta la durata di una causa di risarcimento.
Un altro dato molto interessante riguarda la durata media di una causa presso il Tribunale commerciale inglese, che è inferiore a 18 mesi. Anche se si tratta di una “media”, il dato offre comunque una panoramica delle tempistiche pratiche del contenzioso e sfata un altro mito: che il contenzioso nei tribunali inglesi sia lento.
Questo ha importanti implicazioni per il litigation funding. La durata della causa ha un impatto diretto sul ciclo economico del funder, influenzando tutto, dall’allocazione del capitale alle aspettative di rendimento. Pertanto, sono essenziali modelli di pricing sofisticati che tengano conto delle tempistiche previste.
Uno degli aspetti più sorprendenti dal punto di vista di un operatore del diritto italiano, è la velocità con cui vengono emesse le sentenze alla fine della causa: in media, passano solo 25 giorni tra l’udienza finale e la pronuncia della sentenza. Questa finestra relativamente breve lascia poco tempo per le discussioni su possibili accordi transattivi alla fine della causa, sottolineando l’importanza di considerare le opportunità di un accordo ben prima che un caso raggiunga l’aula di tribunale.
Man mano che ci si inoltra nell’attività istruttoria, le argomentazioni vengono esplicitate e completate e l’orientamento del giudice diventa più evidenti, i potenziali esiti e il valore di una richiesta di risarcimento possono cambiare in modo significativo. Mantenere una strategia di gestione del contenzioso flessibile e realistica è quindi fondamentale, non solo per gestire il rischio, ma anche per garantire il risultato più equilibrato dal punto di vista commerciale.
Il litigation funding può essere un potente fattore abilitante per le azioni giudiziarie fondate, offrendo ai danneggiati l’accesso alle risorse necessarie per perseguire contenziosi complessi e ad alto rischio senza dover sostenere l’onere finanziario in anticipo. Aiuta a ri-equilibrare le forze in campo, consentendo anche alle imprese di far valere i propri diritti e recuperare valore che altrimenti potrebbe non essere realizzato a costi eccessivi e rischi di causa.