Media | ItaliaOggi Sette: l’avvocato Piero Magri commenta la condanna di una multinazionale al taglio delle propri...
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Il 24 gennaio 2021, ItaliaOggi Sette ha pubblicato un articolo per commentare la storica sentenza di un tribunale olandese che, lo scorso maggio, ha condannato la multinazionale Shell a tagliare del 45% le proprie emissioni di CO2 entro il 2030.
È stato interpellato un gruppo di giuristi ed accademici esperti di diritto ambientale, penale e societario, tra cui l’avvocato Piero Magri. La sua dichiarazione:
«La sentenza rappresenta una tappa fondamentale per la giurisprudenza in materia ambientale e si inserisce nel nuovo contesto interventista dove si prevede la possibilità per la magistratura di imporre obblighi nuovi per la tutela ambientale e per prevenire offese anche solo potenziali.
Certamente questi orientamenti contribuiscono a creare una sensibilizzazione più generale, in questo caso in tema di strategie aziendali per gestire il cambiamento climatico, anche se si prestano ad interpretazioni critiche. Il parallelo penalistico è quello dei delitti di attentato o di pericolo astratto nei quali il legislatore vuole giustamente prevenire un danno che, se verificato, sarebbe molto grosso, o, nel sistema 231, gli interventi cautelari che portano a modificare il management di una società o nominare Commissari straordinari che devono gestire le società riferendo all’Autorità Giudiziaria.
Insomma il concetto è che si sta dando all’Autorità giudiziaria poteri anche invasivi di intervento nella gestione delle aziende per evitare il peggio: si tratta di una tematica molto delicata perché i beni da tutelare sono diversi e spesso contrapposti e il perno deve essere il principio di legalità. Il tema è quindi più civilistico in quanto le azioni collettive (o class action) non sono ancora disciplinate nei processi penali dove interviene la costituzione di parte civile del soggetto danneggiato o tutt’al più delle Associazioni dei consumatori, per conto dell’associato. Ma si andrà sempre più in questa direzione per i grandi eventi dannosi per l’ambiente.
Voglio però sottolineare che il bene giuridico tutelato dai reati ambientali è l’ambiente considerato di per sé più che il singolo bene o diritto del cittadino o dell’associazione che può comunque essere danneggiato, ma l’ambiente è un bene di tutti e per questo deve essere tutelato».
L’articolo completo si trova a questo LINK (contenuto a pagamento).