Niente Art Bonus per le associazioni non sovvenzionate dal FUS
L’Agenzia delle Entrate – attraverso la risposta all’interpello n. 18 del 28 settembre 2018 – ha definito il perimetro entro il quale è possibile fruire dell’Art Bonus nel settore dello spettacolo e della cultura musicale.
Come noto, tale disciplina prevede un credito d’imposta pari al 65 % delle erogazioni liberali effettuate in denaro da persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d’impresa, in favore di determinati soggetti, per specifici interventi volti alla promozione e sostegno della cultura.
Recentemente tale beneficio è esteso anche alle erogazioni liberali in favore dei soggetti operanti nel settore dello spettacolo quali, in particolare, “istituzioni concertistico-orchestrali, teatri nazionali, teatri di rilevante interesse culturale, festival, imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, dei circuiti di distribuzione”.
L’interpello ha chiarito come sarà possibile accedere all’Art bonus, nella sua declinazione nata per il settore dello spettacolo, unicamente laddove gli enti beneficiari siano già stati censiti per ricevere i finanziamenti del FUS (Fondo unico per lo spettacolo).