Non basta il calo del fatturato per provare il danno da mancato utilizzo dei beni aziendali
La terza sezione della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 25160 del 11 ottobre 2018, ha stabilito che, nel caso in cui il danno da perdita di un complesso di beni aziendali sia fatto coincidere con il calo del fatturato aziendale di una società, la astratta riferibilità di tale risultato negativo di gestione all’evento occorso non esonera l’attore dall’onere di dimostrare il nesso sussistente tra l’indisponibilità dei beni, funzionali all’esercizio di impresa, e la perdita economica registrata per più esercizi sociali.
Secondo la Suprema Corte, infatti, non è sufficiente la prova del solo dato della complessiva diminuzione di ricavi sociali, normalmente riconducibile a diversi fattori, economici e strutturali, afferenti alla gestione della società che conduce l’impresa.
In conclusione, la parte che deduce un danno sociale per mancato utilizzo di beni aziendali è onerata di provare la sussistenza di un nesso causale diretto e immediato, in termini di causalità adeguata, tra il risultato negativo di gestione registrato e la mancata disponibilità dei beni strumentali all’esercizio dell’impresa.