ONU: le donne come leader e decision maker per il post Covid-19
Il 9 aprile scorso l’ONU ha presentato un interessante report lanciando un allarme globale in tema di equità di genere. La pandemia in atto sta mettendo in pericolo anni di progressi sociali ed è pertanto necessario, come espressamente dichiarato dal segretario generale António Guterres, che tutti i Governi mettano le donne al centro delle loro strategie per la ripresa, promuovendole come leader e decision maker, al fine di combattere le disuguaglianze e approcciare le sfide presenti e future con in un’ottica diversa.
Il report dell’ONU sottolinea la necessità, oggi più che mai, di adottare politiche sociali che garantiscano e promuovano la condizione delle donne. È ormai pacifico, infatti, che l’attuale pagina socio-economica mondiale debba essere riscritta in seguito agli stravolgimenti causati dalla pandemia, e che ogni singolo Stato dovrà porsi degli obiettivi e garantire delle priorità nella programmazione politica post Covid19. Tra tali obiettivi e priorità tutti gli Stati, come ribadito dalle Nazioni Unite, dovranno puntare alla riduzione di quel “gender gap” che si riscontra oggi più che mai in ambito lavorativo e, prima ancora, sociale.
I dati in tema di uguaglianza di genere negli ultimi mesi non sono affatto incoraggianti. Si rileva un incremento esponenziale di atti di violenza contro le donne, oltre ad un aumento del cosiddetto “unpaid care and domestic work” a carico delle donne costrette in molti casi ad abbandonare il lavoro per dedicarsi al lavoro domestico. Tali incrementi rappresentano certamente un campanello d’allarme sociale che non può essere ignorato.
Se da un lato le singole imprese stanno acquisendo sempre più consapevolezza di come le donne rappresentino uno dei driver fondamentali per il raggiungimento dei Sustainable Development Goals, allo stesso tempo, saranno gli Stati a dover intraprendere per primi – soprattutto in questa fase – opportune strategie di contrasto e programmi ad hoc che tengano in considerazione il tema del ”equality gender” (il report segnala un incremento nel mese di aprile 2020 di specifici programmi di risposta alla crisi causata dal Covid-19 da parte degli Stati – 105 rispetto ai 45 del mese di marzo).
Il report individua, inoltre, le principali aree di intervento e le priorità che dovranno essere tenute in debita considerazione dagli Stati in fase di programmazione politica. In particolare, gli Stati dovranno porre in essere tutte le misure volte a: (i) assicurare alle donne la stessa rappresentanza degli uomini in tutti i “Covid-19 Response Planning” come “decision maker”; (ii) assistere le donne per porre le basi di una vera e propria trasformazione dell’attuale assetto sociale verso un’uguaglianza sostanziale e non solo formale; (iii) rivolgere alle donne misure specifiche per affrontare l’impatto socio-economico del Covid-19.
In attesa che gli Stati e le imprese colgano gli input delle Nazioni Unite, come anche evidenziato nel report, la pandemia potrà rappresentare una concreta occasione per realizzare quella svolta sostenibile ormai necessaria, adeguando economia e mercati alla nuova cultura e coscienza sociale che vede l’uguaglianza di genere, il rispetto della diversità, la tutela dei diritti umani e dell’ambiente come elementi imprescindibili delle attività economiche:
“COVID-19 is not only a challenge for global health systems, but also a test of our human spirit. Recovery must lead to a more equal world that is more resilient to future crises. Fiscal stimulus packages and emergency measures to address public health gaps have been put in place in many countries to mitigate the impacts of COVID-19. It is crucial that all national responses place women and girls – their inclusion, representation, rights, social and economic outcomes, equality and protection – at their center if they are to have the necessary impacts. This is not just about rectifying long-standing inequalities but also about building a more just and resilient world.” Policy Brief: The Impact of COVID-19 on Women, United Nations – 9 April 2020.