Pillole di piattaforme e mercati digitali: le ultime novità e gli aggiornamenti della Commissione Europea | #5
Piattaforme e mercati digitali: una rassegna degli ultimi aggiornamenti della Commissione Europea
Digital Services Act: la Commissione Europea chiede informazioni a Temu e Shein (28 giugno 2024)
A fronte della segnalazione di alcune associazioni di consumatori, la Commissione ha chiesto alla note piattaforme di commercio elettronico Temu e Shein di fornire maggiori informazioni sulle misure adottate per conformarsi agli obblighi di legge in materia di DSA, in particolare con riferimento al “meccanismo di segnalazione e azione” (che consente agli utenti di segnalare eventuali prodotti illegali), alla conformazione delle interfacce online (che dovrebbero essere concepite evitando i “dark patterns”), alla protezione dei minori, alla trasparenza dei sistemi di raccomandazione, alla tracciabilità degli operatori ed alla conformità “by design”.
Sia Temu che Shein – già designate come piattaforme online di dimensioni molto grandi – dovranno fornire le informazioni richieste entro il 12 luglio 2024. Sulla base della valutazione delle risposte, la Commissione valuterà se avviare un procedimento formale nei loro confronti.
Digital Services Act: prime attività di cooperazione della Commissione Europea con Paesi con status candidati all’Unione Europea (27 giugno 2024)
La Commissione e i Paesi candidati all’UE hanno partecipato ad un workshop di assistenza tecnica e scambio di informazioni nell’ambito del DSA, in attuazione della politica di allargamento dell’UE.
Gli argomenti discussi spaziano dalla valutazione e mitigazione dei rischi per la società, all’audit algoritmico, ai requisiti di indipendenza per le autorità di regolamentazione nazionali, fino ai processi operativi come la certificazione dei segnalatori attendibili e degli organismi di risoluzione delle controversie.
Gli Stati membri e i Paesi candidati condividono i rischi sociali derivanti dal funzionamento delle piattaforme online, come i rischi derivanti dalla disinformazione o dalla diffusione di contenuti illegali online. Con questa iniziativa, l’UE vuole contribuire a preparare imprese ed autorità di regolamentazione a mitigare efficacemente i principali rischi e ad accelerare su questo importante tassello normativo.
Digital Services Act: quinta riunione del Comitato Europeo per i Servizi Digitali (25 giugno 2024)
Il 20 giugno 2024, la DG CONNECT ha ospitato la quinta riunione del Comitato Europeo per i Servizi Digitali. Nel corso della riunione, i Coordinatori dei Servizi Digitali (DSC) hanno adottato il regolamento interno del Consiglio di Amministrazione e hanno discusso degli effetti e dei risultati delle elezioni europee.
Il Comitato ha inoltre verificato con i Coordinatori dei Servizi Digitali gli ultimi sviluppi in materia di responsabilizzazione, in particolare riguardo le attività in corso, le priorità da considerare e l’adozione dei codici di condotta sulla disinformazione e sull’odio.
Nell’ambito dell’organizzazione delle attività, il Consiglio di Amministrazione ha creato i seguenti gruppi di lavoro: WG 1 — Questioni orizzontali e giuridiche; WG 2 — Lavorare insieme; WG 3 — Moderazione dei contenuti e accesso ai dati; WG 4 — Integrità dello spazio informativo; WG 5 — Consumatori e mercati online; WG 6 — Protezione dei minori; WG 7 — Ordini e questioni penali; WG 8 — Problemi informatici.
Digital Markets Act: la Commissione Europea invia i risultati preliminari ad Apple e avvia ulteriori indagini (24 giugno 2024)
La Commissione ha informato Apple del suo parere preliminare dal quale emerge come l’organizzazione dell’App Store non sia in linea con il Regolamento, in quanto impedisce agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte e contenuti. Infatti, gli sviluppatori dovrebbero – a titolo gratuito – poter informare i clienti di altre possibilità di acquisto più economiche, indirizzarli verso tali offerte e consentire loro di effettuare acquisti.
La Commissione ha inoltre avviato una nuova procedura di non conformità nei confronti di Apple per il timore che i nuovi obblighi contrattuali per gli sviluppatori terzi di app e gli app store di terze parti non garantiscano l’effettiva osservanza del DMA. Tra gli obblighi contrattuali oggetto di indagine vi sono:
- la Core Technology Fee di Apple, una commissione di 0,50 € che gli sviluppatori terzi di app e di app store devono pagare per ogni app installata;
- il percorso in più passaggi degli utenti di Apple per scaricare e installare app o app store alternativi su iPhone;
- i requisiti di ammissibilità per gli sviluppatori relativi alla capacità di offrire app store alternativi o di distribuire direttamente app dal web su iPhone.
Digital Services Act: prima scadenza per i report sulla trasparenza per Pornhub, XVideos e Stripchat (24 giugno 2024)
A seguito della designazione come piattaforme online di grandi dimensioni, Pornhub, XVideos e Stripchat dovranno pubblicare i primi report sulla trasparenza dai quali emergeranno informazioni riguardo le modalità di controllo dei contenuti che sono state implementate.
I report sulla trasparenza includono informazioni relative alla moderazione dei contenuti, con dettagli circa il numero di segnalazioni ricevute dagli utenti, il numero di contenuti eliminati in autonomia dalle piattaforme, il numero di ordini ricevuti dalle autorità giudiziarie o amministrative nazionali nonché l’accuratezza e il tasso di errore dei sistemi di moderazione automatica.
La pubblicazione dei resoconti – che deve avvenire ogni 6 mesi – è un obbligo introdotto dal DSA a beneficio dei cittadini e delle autorità di regolamentazione. La Commissione sta lavorando su un regolamento di attuazione per armonizzare i periodi di rendicontazione e per definire modelli sulla forma, il contenuto e altri dettagli dei report sulla trasparenza, al fine di garantire la comparabilità e la facilità d’uso per tutte le parti interessate.
Intelligenza artificiale: la Commissione Europea chiede il contributo dell’industria sulle applicazioni nel settore finanziario (18 giugno 2024)
La Commissione ha avviato una consultazione mirata, accompagnata dall’organizzazione di una serie di seminari, per raccogliere il contributo delle parti interessate sull’uso dell’intelligenza artificiale nel settore finanziario.
Le iniziative riguardano casi d’uso, benefici, ostacoli, rischi ed esigenze degli stakeholder.
La consultazione, che avrà termine il 13 settembre, è rivolta a tutti i soggetti del mondo finanziario. I contributi ricevuti consentiranno alla Commissione di fornire orientamenti al settore finanziario per l’attuazione dell’AI Act nei rispettivi segmenti di mercato.
Inoltre, una serie di seminari organizzati in collaborazione con le autorità di vigilanza europee e nazionali daranno alle parti interessate l’opportunità di presentare progetti e di scambiare informazioni sui più recenti sviluppi. Le iscrizioni ai workshop, che si terranno in autunno, sono aperte fino al 26 luglio.
I comunicati stampa della Commissione Europea ed i relativi documenti ufficiali possono essere consultati a questo indirizzo.