Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Pillole di piattaforme e mercati digitali: le ultime novità e gli aggiornamenti della Commissione Europea | #6

Piattaforme e mercati digitali: una rassegna degli ultimi aggiornamenti della Commissione Europea.

Digital Service Act: la Commissione Europea chiede informazioni ad Amazon (5 luglio 2024)

La Commissione ha chiesto ad Amazon di fornire informazioni dettagliate sulla conformità a diverse disposizioni del DSA, come quelle in merito alla trasparenza dei sistemi pubblicitari utilizzati nelle piattaforme, al mantenimento di un archivio di annunci ed alla relativa relazione di valutazione dei rischi. Amazon dovrà inoltre fornire maggiori informazioni sulla progettazione, lo sviluppo, l’implementazione, il collaudo e la manutenzione dell’interfaccia online dell’Amazon Store nonché sui documenti di valutazione dei rischi che ha dovuto redigere.

Le informazioni dovranno essere fornite entro il 26 luglio 2024 per consentire alla Commissione di valutare l’apertura di un procedimento formale.

Decennio digitale: la seconda relazione della Commissione Europea evidenzia la necessità di un’azione collettiva per promuovere la trasformazione digitale dell’UE (2 luglio 2024)

La Commissione ha pubblicato la seconda relazione sullo stato del decennio digitale che fornisce una panoramica completa dei progressi compiuti nel tentativo di conseguire gli obiettivi e i traguardi digitali fissati per il 2030 dal programma strategico per il decennio digitale.

Quest’anno, per la prima volta, la relazione è accompagnata da un’analisi delle tabelle di marcia strategiche nazionali per il decennio digitale presentate dagli Stati membri che illustrano in dettaglio le misure, le azioni e i contributi nazionali previsti per supportare alla trasformazione digitale dell’UE. Al momento, l’analisi dell’Italia risulta mancante.

La relazione invita gli Stati membri ad essere più ambiziosi, in quanto il conseguimento degli obiettivi del decennio digitale in materia di infrastrutture digitali, imprese, competenze e servizi pubblici è fondamentale per la futura prosperità economica e coesione sociale dell’UE.

La Commissione ha inoltre aggiornato le raccomandazioni trasversali rivolte a ciascuno Stato membro dell’UE per colmare le lacune individuate.

Digital Market Act: la Commissione Europea invia le conclusioni preliminari a Meta sul modello “Pay or Consent” (1 luglio 2024)

Nel novembre 2023, Meta ha introdotto sulle proprie piattaforme un modello “Pay or Consent” in base al quale gli utenti europei di Facebook e Instagram devono scegliere tra abbonarsi a pagamento ad una versione priva di pubblicità o accedere gratuitamente ad una versione delle piattaforme che include annunci pubblicitari personalizzati.

La Commissione ha indicato, in via preliminare, che il modello adottato da Meta non sia conforme al DMA in quanto:

  • non permette agli utenti di optare per un servizio che utilizzi un quantitativo inferiore dei loro dati personali pur restando equivalente a quello che include gli annunci pubblicitari personalizzati;
  • non permette agli utenti di esercitare il diritto alla libera prestazione di un consenso al trattamento dei dati personali.

Meta potrà ora replicare per iscritto alle conclusioni preliminari della Commissione che concluderà la sua indagine entro marzo 2025.

In caso di accertamento dell’illecito, la Commissione potrà comminare una sanzione fino al 10% del fatturato mondiale totale del gatekeeper o, in caso di recidiva, fino al 20%. 

I comunicati stampa della Commissione Europea ed i relativi documenti ufficiali possono essere consultati a questo indirizzo.

Leave a comment

La “Certificazione B Corporation” è un marchio che viene concesso in licenza da B Lab, ente privato no profit, alle aziende che, come la nostra, hanno superato con successo il B Impact Assessment (“BIA”) e soddisfano quindi i requisiti richiesti da B Lab in termini di performance sociale e ambientale, responsabilità e trasparenza.

Si specifica che B Lab non è un organismo di valutazione della conformità ai sensi del Regolamento (UE) n. 765/2008 o un organismo di normazione nazionale, europeo o internazionale ai sensi del Regolamento (UE) n. 1025/2012.

I criteri del BIA sono distinti e autonomi rispetto agli standard armonizzati risultanti dalle norme ISO o di altri organismi di normazione e non sono ratificati da parte di istituzioni pubbliche nazionali o europee.