Pillole di piattaforme e mercati digitali: le ultime novità e gli aggiornamenti della Commissione Europea | #8
Piattaforme e mercati digitali: una rassegna degli ultimi aggiornamenti della Commissione Europea.
Digital Service Act: la Commissione Europea avvia una procedura di infrazione nei confronti di sei Stati membri (25 luglio 2024)
La Commissione Europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora nei confronti di Belgio, Spagna, Croazia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia in merito allo stato di attuazione del DSA.
In particolare, le condotte che la Commissione Europea ha ritenuto di contestare riguardano la mancata designazione dei Coordinatori di Servizi Digitali, ossia le autorità competenti dell’attuazione del DSA negli ordinamenti nazionali, oppure l’avvenuta nomina senza effettivo conferimento dei poteri necessari per l’adempimento dei compiti previsti dal DSA.
Gli Stati membri avevano tempo fino al 17 febbraio 2024 per designare tali autorità ed ora avranno due mesi per rispondere e giustificare le inadempienze rilevate dalla Commissione Europea.
Data Governance Act: la Commissione Europea avvia una procedura di infrazione nei confronti dell’Irlanda (24 luglio 2024)
La Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell’Irlanda a causa della mancata designazione dell’autorità competente all’attuazione del DGA nell’ordinamento nazionale.
Le autorità competenti sono responsabili della registrazione dei fornitori di servizi di intermediazione dei dati e della registrazione delle organizzazioni per l’altruismo dei dati che consentono ai cittadini e alle imprese di mettere a disposizione i loro dati per obiettivi di interesse generale, come i progetti di ricerca medica.
L’Irlanda ha a disposizione due mesi di tempo per rispondere alla lettera di messa in mora inviata dalla Commissione Europea.
Digital Markets Act: la Commissione Europea coordina l’azione a tutela dei consumatori nei confronti di Meta (22 luglio 2024)
Il 22 luglio 2024 la Rete di Cooperazione per la Tutela dei Consumatori (CPC Network), coordinata dalla Commissione Europea, ha inviato una lettera dove evidenziava i timori riguardanti il modello “pay or consent” di Meta ed il fatto che tale pratica potesse violare il diritto dell’UE in materia di tutela dei consumatori.
Si tratta di un nuovo capitolo delle iniziative adottate da vari soggetti, tra autorità e istituzioni, in relazione a questo modello adottato da Meta lo scorso anno.
L’azione coordinata è infatti iniziata nel 2023, subito dopo che Meta aveva chiesto ai consumatori, peraltro durante la notte, di iscriversi alla versione a pagamento per poter continuare ad utilizzare Facebook e Instagram o, in alternativa, di acconsentire all’utilizzo da parte di Meta dei propri dati personali, utilizzati per la visualizzazione di annunci personalizzati.
I comunicati stampa della Commissione Europea ed i relativi documenti ufficiali possono essere consultati a questo indirizzo.