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Pubblicato il report “Women’s Empowerment and Business: 2020 Trends and Opportunities”

E’ stato pubblicato il report “Women’s Empowerment and Business: 2020 Trends and Opportunities”, a cura di UN Global Compact e Business for Social Responsibility. Tale pubblicazione segna il decimo anniversario dei Women’s Empowerment Principles (WEPs), un insieme ambizioso di principi che devono guidare le imprese per una piena integrazione dell’uguaglianza di genere nella strategia e nei processi aziendali.

Dall’analisi del report si rivela un – seppur minimo – progresso verso il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile Gender Equality (SDG n.5) e si sottolinea, ancora una volta, il valore che assume ai fini della competitività delle imprese l’applicazione di un modello imprenditoriale virtuoso e sostenibile orientato ad una new economy: l’“economia delle pari opportunità”.

 

Si rammenta che importanti studi, a livello nazionale e internazionale, indicano un maggior benessere e un miglior funzionamento del sistema economico e del mercato del lavoro quando sussiste un coinvolgimento attivo delle donne. La crescita del tasso occupazionale femminile e la riduzione del Gender Gap, nell’attuale contesto mondiale, può rappresentare uno stimolo fortissimo alla crescita del PIL.

La crisi sanitaria ed economica dovuta all’emergenza Covid-19 sta mettendo a dura prova l’intero sistema economico mondiale; oggi, più che mai, vi è la necessità – e anche l’occasione – di ricostruire un sistema di mercato sostenibile, capace di generare contemporaneamente valore, opportunità e profitto. In quest’ottica, è auspicabile che, proprio in risposta all’attuale crisi dovuta all’emergenza Covid-19, le imprese, ancor prima del legislatore, riconoscano l’esigenza – così come il vantaggio competitivo – di creare strategie d’impresa specifiche ed orientate a ridurre quel divario tra uomini e donne, riconosciuto in ambito lavorativo anche dal “Global Gender Gap Report” del World Economic Forum 2020.

Un tema questo che si intreccia con il più ampio dibattito attorno alla spinta del tessuto imprenditoriale e finanziario globale verso modelli di business più sostenibili, responsabili ed inclusivi – come ad esempio le Società Benefit, le B Corps o le Imprese Sociali. Si auspica, dunque, non solo la creazione di policies ad hoc, ma l’adozione di forme giuridiche che, per vocazione, potrebbero meglio incorporare il riconoscimento e la valorizzazione del genere femminile all’interno dei propri modelli di business e spingere così il resto del mercato ad adeguarsi a tali standard.

In questo senso, è utile ricordare come sono a disposizione delle aziende strumenti e best practices per un allineamento ai principi di soft law in materia di diritti umani e gender equality, tra cui The Guiding Principles on Business and Human Rights (UNGP), il National Action Plan on Enterprise and Human Rights 2016-2017, le OECD Guidelines for Multinational Enterprises e il UN Global Compact.

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