Pubblicità comparativa tra negozi con caratteristiche diverse: i limiti delineati dalla Corte di Giustizia
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è recentemente pronunciata in merito alla legittimità della pubblicità comparativa avente ad oggetto i prezzi praticati fra punti vendita di dimensioni diverse. Nel caso di specie la campagna pubblicitaria di Carrefour poneva a confronto i prezzi praticati nei propri ipermercati confrontati con quelli applicati nei supermercati della concorrente Intermarché. Sul punto la Corte ha ricordato che, in forza della direttiva 2006/14, la pubblicità comparativa deve confrontare obiettivamente i prezzi e non risultare ingannevole per il consumatore: pertanto dovrà censurarsi la pubblicità qualora, nel confrontare operatori che possiedono punti vendita di dimensioni e tipologie diverse, la comparazione non sia riferita a negozi appartenenti alla medesima tipologia e aventi le stesse dimensioni e tale diversità non sia propriamente portata all’attenzione del consumatore.