Focus | Self Insured Retention (SIR): cos’è e in cosa differisce dalla franchigia?
La Self Insured Retention (chiamata anche Self Insurance Retention o semplicemente SIR) è definita come l’importo che l’assicurato tiene a proprio carico per ciascun sinistro in termini di gestione, istruzione e liquidazione.
Trattasi di una clausola di auto-assicurazione, con la quale l’assicurato assume a proprio carico una quota di rischio, per cui – sino all’importo della SIR – la Compagnia assicuratrice non è chiamata a rispondere in termini di indennizzo, né a gestire o istruire il sinistro. Tale importo è sostenuto direttamente dall’assicurato con proprie risorse economiche.
Nell’ordinamento italiano la legittimità della SIR è pacificamente riconosciuta, a patto che “secondo la posizione espressa dalla ex-ISVAP (ora IVASS) nel corso della prima consultazione che ha portato alla Determinazione n. 2/2013, l’importo di franchigia fissato o di ritenzione del rischio non può essere di valore così elevato da determinare di fatto uno svuotamento dell’oggetto del contratto, cioè un sostanziale snaturamento, a motivo di un patto interno ad effetti obbligatori, della funzione economico-sociale del contratto di assicurazione che, come noto, si sostanzia proprio nel trasferimento di un rischio significativo dal soggetto portatore del rischio medesimo ad altro soggetto a tal fine organizzato e a ciò autorizzato” (così, Autorità Nazionale Anticorruzione – Vigilanza Contratti Pubblici, Linee guida operative e clausole tipo per l’affidamento di servizi assicurativi, pag. 4).
Sebbene possa presentare profili di similitudine con la franchigia, i due istituti sono distinti, sia dal punto di vista ontologico, che giuridico e di operatività.
La franchigia è, infatti, l’importo che viene indennizzato dalla Compagnia assicuratrice al soggetto danneggiato, ma che resta poi a carico all’assicurato, atteso che la Compagnia ha diritto di rivalersi nei confronti dell’assicurato stesso. La Compagnia gestisce e istruisce il sinistro anche per la quota inclusa in franchigia, salvo “scaricarne” (recuperandolo) l’onere economico sull’assicurato.
Diversamente, la SIR non rientra in alcun modo nel rapporto assicurativo tra Compagnia e assicurato, tanto che il sinistro è gestito esclusivamente da quest’ultimo, il quale corrisponde direttamente l’importo della SIR al danneggiato.
Si può affermare, quindi, che la franchigia rappresenta una porzione del danno ricompresa nella copertura, ma il cui peso economico è scaricato sull’assicurato, mentre la SIR è la porzione iniziale di un danno che giace al di fuori della copertura e rappresenta il rischio che l’assicurato acconsente ad assumere in proprio prima che si attivi la copertura. Per questi motivi, la SIR si applica prima dell’indennizzo previsto dalla polizza in cui è contenuta.
Alla luce dell’appena esposta distinzione, le polizze possono prevedere l’operatività di una SIR con applicazione di una franchigia oltre SIR. Ciò significa che entro l’importo della SIR il sinistro è integralmente a carico dell’assicurato; sopra a tale importo, invece, è a carico della Compagnia assicuratrice, che, tuttavia, applicherà la franchigia chiedendo il relativo pagamento in suo favore da parte dell’assicurato.
Inoltre, la franchigia erode il massimale di polizza, mentre, qualora sia prevista una SIR, il massimale si applica oltre/sopra ad essa.
Esempio:
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La diversa operatività della SIR e della franchigia rispetto al massimale (in assenza di approfondita giurisprudenza italiana sull’istituto, il quale è infatti di origine anglosassone) è ben esplicata dalla sentenza della Court of Appeal of California – Case Deere & Co. v. Allstate Insurance Co., di cui si riportano i principali passaggi: “the term “retention” (or “retained limit”) refers to a specific sum or percentage of loss that is the insured’s initial responsibility and must be satisfied before there is any coverage under the policy […]Although an SIR is, in some ways, similar to a deductible in an insurance policy, “[u]nlike a deductible, which generally relates only to damages, an SIR also applies to defense costs and settlement of any claim.” (Ibid.) Another difference is that the SIR does not reduce available policy limits. (Croskey, et al., Cal. Practice Guide: Insurance Litigation (The Rutter Group 2018) 7:384, p. 7A-160.) Rather, the policy limits apply on top of the SIR. (Ibid.) […] The position of a primary insurer over a self-insured retained limit can be analogized to the position of an excess insurer over a primary policy. (Forecast Homes, supra, 181 Cal.App.4th at p. 1474.) However, the analogy between ‘primary’ and ‘excess’ insurance should not be carried too far” (Croskey, et al., Cal. Practice Guide: Insurance Litigation (The Rutter Group 2017) 7:387, p. 7A-162.)”.
Così anche, qualora vi fosse una polizza a secondo rischio, questa sarebbe attivata soltanto esauriti gli importi della SIR e del massimale della polizza a primo rischio (“an excess insurer’s obligations are triggered once both the primary limits and the self-insured retention are exhausted. (Id. at pp. 1077–1078; see also 3 Insurance Claims and Disputes, supra, § 11:31, pp. 11-603–11-604.) In other words, “excess insurance is not reached until the underlying primary insurance is exhausted, and the primary insurance is not even triggered until the self-insured retention is exhausted”).
Qualora vi siano più assicurati ci si chiede se, in caso di sinistro, la SIR costituisca un’obbligazione passiva solidale ovvero parziaria. Le corti statunitensi hanno espresso il principio per cui, in assenza di una specifica previsione di polizza, l’obbligo di corrispondere la SIR non può considerarsi solidale e, conseguentemente, il mancato pagamento della SIR da parte di un assicurato non può gravare sugli altri assicurati adempienti (Reliance Ins. Co. v. Airport Shuttle, Inc., No. 04-CV-02383, 2004 U.S. Dist. LEXIS 25715; Forecast Homes, Inc. v. Steadfast Ins. Co., 181 Cal. App. 4th 1466,1481, 105 Cal. Rptr. 3d 200, 212; Bishop-Stone v. Oakwood Gaithersburg Lessee, LLC, 2015 U.S.Dist. LEXIS 84415, 19; Steadfast Ins. Co. v. Pop Rests., No. 09-CV-03148, 2010 U.S. Dist. LEXIS 80670). Le stesse conclusioni sono state espresse in tema di franchigia.
Si dubita dell’applicabilità di tali princìpi nell’ordinamento italiano, alla luce della presunzione di solidarietà passiva prevista dall’art. 1294 c.c.
Infine, le polizze possono o meno specificare i mezzi con i quali una franchigia e una SIR possono essere soddisfatti. In assenza di previsione, si ritiene che l’assicurato possa provvedere all’onere economico della franchigia o della SIR anche utilizzando i proventi dell’indennizzo ottenuto da altra copertura assicurativa (cfr. Vons Cos. v. United States Fire Ins. Co., 92 Cal. Rptr. 2d 597, 605, Cal. Ct. App. 2000).
Addirittura, alcune pronunce statunitensi hanno espresso – ma, anche in questo caso, si ritiene il principio difficilmente applicabile nel nostro ordinamento – che, in caso di coassicurazione indiretta tra polizze con diverse SIR e franchigie, la polizza con la franchigia/SIR più bassa sia obbligata a coprire proporzionalmente ai massimali gli importi della franchigia/SIR più alta prevista dall’altra polizza (cfr. Cargill, Inc. v. Commercial Union Ins. Co., 889 F.2d 174, 179–80; La Farge Corp. v. Hartford Cas. Ins. Co., 61 F.3d 389, 401).