Sono opere dell’ingegno i videogiochi e sono proteggibili come tali?
Partendo dall’esame della sentenza del Tribunale di Milano del 6 novembre 2015 – al quale la nota società di videogiochi Nintendo si era rivolta per lamentare la realizzazione illecita di copie dei propri videogiochi – il saggio in commento, a firma di Angela Cataldi apparso sul secondo numero del 2016 della Rivista “Il diritto d’autore” pubblicato di recente, affronta la questione dell’inquadramento giuridico del videogioco e della conseguente sua proteggibilità, anche a fronte della recente espansione del fenomeno videoludico.
In mancanza di un’espressa definizione normativa, viene ricostruito il percorso tracciato dalla giurisprudenza in risposta alla domanda di tutela generata dall’applicazione ai videogiochi, e dalla conseguente elusione, delle misure tecnologiche di protezione impiegate per impedire la copia non autorizzata delle opere protette dal diritto d’autore, affrontando criticità e proposte di regolamentazione.