Sostenibilità e diritto: presentato a Milano il nuovo libro “ESG e sostenibilità d’impresa”
Sostenibilità e diritto: presentato a Milano il nuovo libro “ESG e sostenibilità d’impresa”
Un incontro per riflettere su normativa, strumenti e modelli societari al centro della trasformazione economica
“Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita”. Con questa citazione di Giorgio Gaber si apre “ESG e sostenibilità d’impresa: novità normative, strumenti e modelli societari”, un volume curato da Giuseppe Taffari ed Emiliano Giovine, partner RPLT RP legalitax, presentato il 15 novembre 2024 presso la sede di Avanzi a Milano.
Il libro non si propone come un tradizionale manuale giuridico, ma esplora le implicazioni normative e operative della sostenibilità nel contesto aziendale, con una prospettiva trasversale e multidisciplinare. “Abbiamo voluto offrire uno strumento concreto per un dibattito che rischia di diventare sfuggente – spiegano gli autori – coinvolgendo esperti di diritto penale, bancario, finanza d’impatto e Terzo settore” commentano gli autori.
Sostenibilità: una norma e un processo
Il volume analizza l’evoluzione normativa, come la direttiva europea CSRD, che ha reso il report di sostenibilità parte integrante del bilancio d’impresa. Tuttavia, sottolineano gli autori, la sostenibilità non può limitarsi a un semplice adempimento normativo: “La norma crea fiducia e certezza, ma la trasformazione avviene attraverso processi concreti. È l’approccio alle attività aziendali a dover cambiare.”
Un esempio innovativo, riportato nel libro, è quello di Faith In Nature, un’azienda britannica che ha introdotto la “natura” come membro del consiglio di amministrazione, formalizzandone il ruolo nei processi decisionali. “Stiamo studiando come una simile iniziativa potrebbe essere integrata nel diritto societario italiano”, spiegano ancora i curatori.
Profitto e sostenibilità: un equilibrio possibile
Gli autori sfidano la visione classica secondo cui l’impresa debba perseguire esclusivamente il profitto, evidenziando modelli emergenti come le società benefit e le B Corp: “Non si tratta di contrapporre profitto e sostenibilità, ma di generare profitto in modo diverso”, sottolineano, citando il codice di corporate governance che parla di “successo sostenibile”.
Un orizzonte a lungo termine
“Non possiamo aspettarci risultati immediati”, concludono Giuseppe Taffari ed Emiliano Giovine, “La transizione verso la sostenibilità è un percorso lungo. Come diceva Eduardo Galeano, l’utopia è come l’orizzonte: irraggiungibile, ma ti spinge a camminare”.