Update | La responsabilità estesa del produttore (EPR) nel settore tessile
In data 2 febbraio 2023, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza (MASE), di concerto con il Ministro delle Imprese e del “Made in Italy” (MIMIT), hanno presentato uno schema del decreto materiale in tema di responsabilità estesa del produttore nel settore tessile, le cui modifiche potrebbero incidere sulle filiere dei comparti di abbigliamento, accessori e prodotti per la casa.
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Il quadro normativo europeo e italiano in materia di responsabilità estesa del produttore
Nel 2018 l’Unione Europea ha emanato un pacchetto di norme finalizzate a promuovere lo sviluppo dell’economia circolare, in cui è stata inclusa la direttiva 2018/851/UE che modifica la direttiva 2008/98/CE sulla gestione dei rifiuti.
Con il decreto legislativo di attuazione del 3 settembre 2020, n. 116, tale direttiva è stata recepita nell’ordinamento italiano, modificando e le disposizioni della parte IV del decreto legislativo n. 152/2006 (i.e.: il Codice dell’Ambiente) e, introducendo i così detti regimi di responsabilità estesa del produttore (art. 178 bis del Codice dell’Ambiente) e i requisiti minimi (art. 178 ter del Codice dell’Ambiente), in presenza dei quali si configura tale responsabilità.
Tale disciplina si pone l’obiettivo di individuare le misure appropriate per incoraggiare la progettazione di prodotti aventi caratteristiche tali da poter ridurre il più possibile la produzione di rifiuti durante il processo di realizzazione smaltimento e/o riciclo dei prodotti stessi.
In particolare, al fine di non essere ritenuto responsabile alla luce del regime di responsabilità estesa, il produttore deve rispettare i seguenti requisiti:
- definire i ruoli e responsabilità di tutti i player della filiera;
- definire le quantità e tipologia di prodotti che si intende smaltire e/o riciclare;
- comunicare adeguatamente agli utilizzatori dei prodotti i dati relativi all’immissione dei prodotti sul mercato e del trattamento dei relativi rifiuti.
Ai sensi della decreto legislativo di attuazione 116/2020 è demandata alla competenza dei singoli ministeri la definizione, mediante decreto ministeriale, degli specifici regimi di responsabilità estesa del produttore nel settore di riferimento.
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Il regime di responsabilità estesa del produttore
Coerentemente con la strategia nazionale ed europea e con le disposizioni europee citate, lo schema di decreto presentato dal MASE e dal MIMIT ha lo scopo di individuare i regimi minimi per il settore tessile così da integrarlo e indirizzarlo a pieno nel progetto di economia circolare portato avanti dall’UE.
Il predetto decreto mira infatti a disciplinare l’istituito della responsabilità estesa del produttore nel settore tessile, prevedendo innanzitutto che il produttore provveda a proprie cure e spese, individualmente o mediante sistemi di gestione collettiva, alla raccolta selettiva dei prodotti inutilizzati e dell’eventuale riutilizzo e riciclo rifiuti derivanti dai prodotti tessili, favorendo modelli di economia circolare.
In secondo luogo, prevede che il produttore ponga in essere iniziative finalizzate allo sviluppo e produzione di prodotti contenenti materiali riciclati e adatti ad essere riutilizzati e/o riparati ricorrendo, a titolo esemplificativo, all’impiego di fibre tessili e materiali naturali biocompatibili; all’eliminazione di componenti e sostanze plastiche.
La bozza di decreto prevede da ultimo che venga istituito il Centro di Coordinamento per il Riciclo dei Tessili (CORIT), la cui compagine coinvolgerà i sistemi individuali e collettivi di gestione della raccolta, smaltimento e riciclo accreditati dal MASE.
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Conclusioni
Lo schema del decreto è attualmente sottoposto alle principali associazioni di categoria degli stakeholder coinvolti nella filiera del tessile, i quali avranno tempo sino al 3 marzo 2023 per comunicare le rispettive valutazioni.
All’esito delle consultazioni e dell’approvazione del decreto occorrerà pertanto valutare i contenuti del testo definitivo al fine di perimetrare gli impatti che la novella avrà sugli obblighi a carico dei player di settore.
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